Peter In Florence - 50 CL -

Il miglior ginepro del mondo proviene dalla Toscana, così come la radice di Iris utilizzata per legare i diversi aromi e acque del gin. L' imprenditore britannico di Firenze Patrick Hoffer, appassionato di gin, lo ha  scoperto e ha deciso di aprire la prima distilleria specializzata in Italia per produrre esclusivamente questo  spirito. Così, nel 2017 è nata Peter in Florence. Il nome è un omaggio al padre Peter, anch' egli amante di questo distillato.  Il sito scelto per la distilleria è stato il Podere Castellare di Pelago, di proprietá dell' amico e socio in affari di Hoffer, Patrizio Pandolfi. Il podere è un eco - resort sulle colline fiorentine, dove si coltivano piante ideali per aromatizzare, si coltivano piante ideali per aromatizzare il gin.

Peter in Florence rende omaggio a Firenze come " Gin dell' eleganza '',  concentrandosi sul simbolo della città, l' Iris, utilizzando tradizionalmente non solo le radici ma anche i più rari petali. Oltre al ginepro e all' Iris, vengono utilizzate in totale 14 botaniche, tra cui scorze fresche di bergamotto, scorze di limone essiccate, bacche di rosa, fiori freschi di Lavanda e Rosmarino, radice di Angelica Coriandolo e Mandorla amara. La maggior parte di esse è coltivata nel Podere Castellare, mentre altre sono biologiche e provenienti da piccoli produttori locali.

 Si dice che Podere Castellare esistesse già nel XII e XIII secolo. I genitori di Pandolfi lo acquistarono negli anni Cinquanta. In seguito divenne un' azienda agricola di 35 ettari, dove vengono ancora coltivate diverse piante,tra cui Iris e Ginepro. La fattoria è diventata un Eco - Resort e le vecchie cantine dove si produceva il vino, ospitano  oggi un laboratorio di produzione, che spesso offre visite guidate. Patrick Hoffer e Patrizio Pandolfi hanno cosí deciso di intensificare la coltivazione e di riappropriarsi di una tradizione in via di estinzione in modo innovativo.

 La zona di produzione del Peter in Florence vanta infatti una lunga tradizione nella produzione di gin.I primi a cimentarsi in questa specialità furono i monaci del vicino monastero di Vallombrosa ( fondato nel 1036 ), che coltivarono erbe medicinali  dal 1400 fino alla soppressione napoleonica. Sia il Peter in Florence che il Vallombrosa sono gin iconici di Firenze, ma mentre il gin di Vallombrosa guarda al passato e alla tradizione, il Peter in Florence si concentra sul presente e sulla tradizione. Il Peter in Florence è invece un gin del presente e dell' innovazione: il gin di Vallombrosa è un gin alcolico ottenuto con un processo di fermentazione, mentre il Peter in Florence è un distillato, più precisamente classificato come London Dry Gin. Questo tipo di gin è il più " Pregiato ", perché viene distillato in corrente di vapore, che scarta gli aromi più deboli ed estrae gli oli aromatici più profumati.

Per produrre il Peter in Florence, è stato sviluppato uno speciale alambicco della Green Engineering di Colle Val d'Elsa. L' alambicco è una versione ridotta dello storico alambicco Carterhead utilizzato per la produzione del gin piú pregiato del mondo. Il design ricalca l' originale del 1831, ma le caratteristiche tecniche sono  all' avanguardia e uniche in Italia, permettendo di controllare con altissima precisione tutti i parametri fondamentali della distillazione, come il contenuto alcolico, la densitá e la temperatura, garantendo un' elevata qualità. È inoltre l' unica distilleria in Italia a  utilizzare l' infusione a vapore, che consente un' estrazione più sottile e naturale  degli oli essenziali e degli aromi.

Il processo di distillazione è una sapiente combinazione di infusione a liquido e a vapore,secondo una ricetta ideata da esperti distillatori italiani. Il design dell' alambicco è stato reinterpretato per il Peter in Florence, utilizzando il meglio della tecnologia, compresa la fluido dinamica numerica, e mantenendo un design  eccezionale da quasi 200 anni.Il " Peter in Florence " è già stato esportato in molti paesi europei, tra cui Svezia, Paesi Bassi e Regno Unito. In Italia, il consumo di gin stadiventando più comune e il mercato é in crescita,  cavalcando l'onda del " bere meno ma meglio ".